Carillo: ”Dobbiamo rimboccarci le maniche per questa partita”

Carillo: ”Dobbiamo rimboccarci le maniche per questa partita”

Ecco le parole di Luigi Carillo, difensore rossonero, in conferenza stampa in vista del match contro la Virtus Francavilla.

«Il mister lo conosciamo bene e lui conosce noi. È un ritorno. Sappiamo cosa ci chiede, non bisogna ripartire da zero. Dispiace per l’esonero, perché quando un allenatore viene mandato via è una sconfitta per tutti. Ora dobbiamo rimboccarci le maniche per questa partita. Partita molto complicata. Il mister, in questi pochi giorni, ci ha fatto allenare intensamente. Questa squadra è insidiosa, soprattutto davanti. Purtroppo la classifica dice che è uno scontro diretto. Ora ci dice che dobbiamo guardarci le spalle. Nella mia carriera ho vissuto esperienze difficili anche peggiori di questa. Ora è importante la compattezza e concretezza. Dobbiamo tornare ad essere una squadra organizzata e solida. Non c’è tempo per guardare indietro. C’è da imparare dagli errori, forse uno di questi errori è stata proprio la mancanza di concretezza e compattezza. In questi giorni abbiamo lavorato su questo con Mister Cudini. È normale che poi c’è bisogno di fiducia, quella arriva con i risultati. Adesso la dobbiamo trovare in noi questa fiducia. Io penso che per quel tipo di gioco utilizzato nelle ultime gare ci sia bisogno di tempo per essere assimilato. Questo può essere stato uno degli aspetti che ci ha condizionato. E’ normale che nell’ultimo periodo abbiamo perso un po’ di brillantezza anche mentale, però quello che penso è che la voglia e la cattiveria agonistica a questa squadra non è mai mancata. Poi è mancato altro. Questo è poco ma sicuro, altrimenti non saremmo in questa situazione. Quel tipo di gioco probabilmente è stato attuato nel momento sbagliato. Per come la vedo io personalmente, un giocatore deve essere un professionista fino all’ultimo minuto di gioco. Non si deve far condizionare dalle voci. Purtroppo il mese di gennaio è un mese che è odiato da tutti i giocatori e allenatori. Tra di noi c’è sempre stata grande lealtà e disponibilità, un esempio è Peralta che ha dato tanto fino all’ultima partita, nonostante il giorno dopo è stato trasferito al Catania. Abbiamo lavorato e studiato la squadra avversaria e soprattutto quel campo che è molto insidioso perché è stretto e in sintetico, quindi il ritmo sarà sicuramente altissimo. Dobbiamo essere concreti. Dobbiamo mostrare maturità e la nostra mentalità. Sicuramente non siamo una squadra costruita per questa posizione. Ora ci dobbiamo salvare, lo dice la classifica. Si sa cosa ci vuole in questo momento. Ora dobbiamo lavorare tanto, come fanno tutte le altre squadre. Le palle inattive soprattutto in questa categoria sono un fattore importante, sia in positivo che in negativo. Nell’ultimo periodo lo è stato in negativo, perché abbiamo subito qualche gol. Mi viene in mente la partita di Giugliano o Avellino. Purtroppo, si ritorna sul discorso della mentalità. Noi siamo una squadra che marca uomo su palla inattiva e la mentalità deve essere non la prendo io, la prendi tu come si faceva una volta. Purtroppo quando mancano la fiducia, i risultati e altre cose può capitare qualche errore. Secondo me, bisogna lavorare sulla reazione all’errore. Ad esempio, se torniamo all’Avellino, abbiamo subito il pareggio su calcio d’angolo e in quel momento non dobbiamo unirci o disunirci, ma dobbiamo stare in partita, perché poi in questa categoria la palla inattiva la puoi sfruttare a favore o subirla contro. L’unica cosa da fare è stare attenti sulla marcatura ed essere egoisti sulla stessa. Dobbiamo lavorarci su questo. Questa è una partita in cui dobbiamo dimostrare maturità e dobbiamo dimostrare di aver capito gli errori che abbiamo commesso. Quindi c’è bisogno di grande mentalità domani».