Foggia, sette punti in sette giorni, per tutto il resto c’è Fabio Gallo

Foggia, sette punti in sette giorni, per tutto il resto c’è Fabio Gallo

Cosa sarà passato nella mente dei calciatori al rientro negli spogliatoi dopo il primo tempo anonimo di quest’oggi e sotto di un gol contro una Fidelis Andria che stava facendo per intero il suo compitino? Quei fischi di disappunto di una parte dello Zaccheria avranno per un attimo fatto riaffiorare gli spettri di quel Foggia di inizio stagione che spesso andava sotto nei finali di tempo e poi si scioglieva come neve al sole contro gli avversari? Come direbbe una famosa pubblicità in voga potremmo rispondere che per tutto il resto c’è Fabio Gallo! A sentire il tecnico di Bollate, al termine del match odierno, è bastato un confronto tra uomini nell’intervallo per scuotere le coscienze di tutti i rossoneri in campo semplicemente pretendendo di vedere un altro Foggia in campo nei primi cinque minuti della ripresa. In caso contrario ne avrebbe cambiati quattro rischiando di chiudere in nove la partita. Parole che devono aver spronato Petermann e compagni che non potevano essere tornati improvvisamente quelli della gara con il Pescara solo per citare una delle tante magre figure rimediate in questo primo scorcio di Campionato. Il Foggia non solo ha cambiato pelle nei primi cinque minuti ma in diciannove minuti ha completamente ribaltato il risultato negativo e annichilito l’avversario con un tris di reti e tanto spettacolo sul rettangolo di gioco. Tre reti di pregevole fattura, per la prima volta in questo campionato in una sola gara, e la reazione giusta ai primi quarantacinque minuti i peggiori da quando sulla panchina rossonera siede Fabio Gallo. E’ su quel primo tempo che bisognerà lavorare se si vorrà evitare di rincorrere gli avversari e rischiare di incorrere in qualche tonfo che potrebbe compromettere nuovamente il rapporto con l’ambiente. Intanto godiamoci questi sette punti in soli sette giorni che hanno riportato il Foggia in carreggiata con i ragazzi che si sono riguadagnati la fiducia di tutti e che si rispecchiano nel carattere di un allenatore che non solo ha dato una fisionomia di gioco alla squadra ma ha saputo lavorare sulla testa, sull’orgoglio e sulla dignità di uomini che erano smarriti e abbandonati al loro destino. Tutti sulla sufficienza i rossoneri andati in campo ma permettetici di premiare le prove di Nicolao, un gol e tante belle giocate nei cinque di centrocampo dove si sente a suo agio, Costa, infaticabile sulla fascia sinistra, Petermann, che sembra sulla strada giusta per tornare quello della passata stagione e che ha ritrovato il gol dalla distanza e Rizzo che, dopo un lungo periodo di stop dovuto ad un infortunio, ha visto premiare con un gol il grande impegno e la volontà di tornare a dire la sua con la maglia del Foggia. Nei giorni scorsi definimmo il Foggia attuale “operaio” … ma Gallo vuole anche qualità. E come dargli torto. Ma fin quando si andrà a punti va bene il Foggia operaio ma se il tecnico rossonero dovesse riuscire a recuperare gente come Peralta e Schenetti probabilmente potremmo anche vedere un Foggia più votato allo spettacolo.