Un esordio da dimenticare…

 Un esordio da dimenticare…

Doveva essere la serata dell’esordio, dopo aver buttato alle ortiche la stagione passata, quella dei satanelli ieri sera allo Zaccheria in una fresca serata di fine estate, tutti i tifosi aspettavano con ansia il primo appuntamento importante della loro squadra del cuore contro i nerazzurri del Latina allenata egregiamente  da mister Di Donato.

Tutti attendevano  di vedere all’opera la nuova squadra assemblata, quasi totalmente, “con un po’ di fatica”,  nel giro di due mesi dal duo Canonico-Belviso.

Molti saranno rimasti delusi dal risultato, una cocente sconfitta che ha dato numerosi segnali non preoccupanti sicuramente, perché avvenuta ad inizio stagione, con una rosa completata aimè solo l’ultimo giorno di mercato, alla piazza, ma soprattutto agli addetti ai lavori che spero facciano tesoro di tutto quello accaduto in campo domenica sera allo Zaccheria.

Un Foggia sceso in campo con lo schema caro a mister Boscaglia del 4-2-3-1 con i tre trequartisti D’Ursi, Schenetti e Peralta a sostenere l’unica vera punta in campo Ogunseye.

Di contro un Latina ben messo in campo che ha cambiato poco rispetto all’anno scorso e che fin dai primi minuti metteva in  difficoltà la squadra di casa.

Una squadra di casa lenta e prevedibile nella manovra, ancora con gli schemi del mister da metabolizzare, a volte anche confusionaria, piena di mezze punte con tanta fantasia e  poca concretezza e con una sola punta che faceva fatica a liberarsi per il tiro a rete.

Un esordio da dimenticare quello della squadra rossonera, allenata dal tecnico siciliano e costruita dalla società di via Gramsci che ha fatto tornare con i piedi per terra tifosi ed addetti ai lavori, che calcava per la prima volta il terreno dello Zaccheria manifestando un pò soggezione non essendoci abituata ed orfana di partite pre-campionato con avversarie di pari categoria che avrebbero potuto dare segnali più importanti al proprio allenatore.

Note positive, sicuramente la prova a secondo tempo iniziato del centravanti albanese Vuthaj, uno che sa sempre dov’è la porta avversaria e che in una squadra dove si preferisce il fraseggio alle conclusioni a rete può sempre tornare utile.

Con la speranza che si lavori per il meglio per trovare la quadra ad un gruppo ancora dalle potenzialità inespresse il Foggia si troverà ad affrontare la prossima settimana nel monday night il Picerno, squadra senza grosse pretese che però darà filo da torcere all’undici rossonero ed in Basilicata bisognerà fare per forza risultato, perché quest’anno non potrà essere un campionato anonimo, giusto presidente?