Numero nove cercasi!

Numero nove cercasi!

Una squadra costruita “in quattro e quattr’otto” azzarderebbe qualcuno, riferendosi al Calcio Foggia edizione 2020-21, che ha dovuto lavorare a mercato chiuso per effettuare gli ultimi tesseramenti. Che Corda sia stato bravo a mettere su un bel gruppo, capace di lottare per l’obiettivo salvezza, nessuno lo nega; ma al contempo è doveroso chiedersi: cosa manca a questa formazione in termini di completezza dell’organico?

Se il quesito appare scontato e quasi immediato, la risposta a tale domanda genera indubbiamente una dicotomia tra i molti sostenitori rossoneri. In primis, c’è chi chiede a gran voce un buon centrale di difesa per sostituire i vari Anelli e Gavazzi, che al momento non hanno rispettato le aspettative del precampionato, in secundis, pare comprensibile chi invoca, invece, al rapace di area di rigore, grande assente in questa prima parte di stagione e che avrebbe significato forse anche qualche punto in più. Senza però scendere in ragionamenti troppo idealisti, è arrivato anche il momento di fare un piccolo bilancio ed è doveroso sottolineare che proprio la mancanza di un vero centravanti ha comportato qui a Foggia un’ “anoressia di gol”, specie quelli che dovrebbero arrivare dal reparto offensivo.

Infatti, numeri alla mano, i Satanelli hanno realizzato 13 volte, di cui 6 con Curcio (dietro solo a Cianci, Falletti e Partipilo nella classifica marcatori del girone C) e le restanti con i vari Germinio, Dell’Agnello, Vitale (2 volte), Rocca (2 volte) e D’Andrea.  Che il Foggia segni poco però non è nemmeno del tutto vero (zero gol solo nelle sconfitte con la Ternana e il Teramo ndr); quello che manca maggiormente è l’uomo, che permetta alla squadra di giocare meglio “palla a terra” e che sappia aggredire con i giusti movimenti lo spazio in profondità.

Se si sofferma l’attenzione sul reparto d’attacco e sulle scelte di mister Marchionni, ciò che comprendiamo è la bocciatura di Dell’Agnello dal primo minuto al quale viene preferito quasi sempre D’Andrea, che ha però segnato una sola rete finora risultando poco incisivo sotto porta. Il partner da affiancare a Curcio non è nemmeno il giovane Baldè: il tecnico laziale lo vede come una buona “carta” da giocarsi a partita in corso, l’idea è quella di sfruttare la velocità dello spagnolo, quando subentra la stanchezza degli avversari! Abbiamo visto poco e niente anche gli under Iannone, Moreschini, Dema, Spadoni e Regoli, forse ancora “acerbi” e incapaci di poter dare il giusto apporto a questa squadra, sicuramente torneranno utili quando infortuni e squalifiche (speriamo in poche occasioni ndr) porteranno ad utilizzarli per scelta obbligata.

Il problema attacco è legato anche alla perdita, causa infortunio, di Jens Naessens. Nel gioco del ventinovenne belga avevamo intravisto qualità importanti da garantire la presenza costante di un uomo in area; magari con il suo metro e ottantasette avrebbe garantito solidità e sponde importanti per Curcio. Solo tre presenze all’attivo e rescissione quasi scontata a gennaio, quando il direttore Corda o chi per lui, dovrà prendere le giuste decisioni sul fronte calciomercato. Al momento non sono pochi gli attaccanti scontenti nei vari gironi della C ma non solo, la sensazione è che possa esserci un colpo a sorpresa dall’estero o dalla cadetteria…

Al netto delle valutazioni che Corda dovrà fare, l’importante sarà regalare a Marchionni (che nelle interviste non si è mai espresso sul tema mercato) un terminale offensivo, in grado di poter assecondare i principi di gioco di questo Foggia altalenante e poco cinico negli ultimi metri di campo!

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