D’Andrea e poco altro nel Foggia di Vibo

D’Andrea e poco altro nel Foggia di Vibo

In quel di Vibo Valentia,  un Foggia stanco e al quanto timido porta a casa uno solo dei tre punti in palio nella gara valevole per il recupero del turno 9 del girone C di Lega Pro. La squadra allenata da mister Marchionni scende in campo in completo bianco e trova dopo nove minuti la via del gol, che porta la firma di un rivitalizzato Filippo D’Andrea, che finalmente si sblocca dal punto di vista realizzativo. La risposta dei padroni di casa non si fa attendere, infatti al minuto 24 su un posizionamento sbagliato della barriera con annesso errore di Curcio, timbra il cartellino il centrocampista marocchino Mohamed Laaribi (2 gol in campionato).

E’ un Foggia sicuramente molto fiacco e che cambia poco rispetto alla gara contro la Virtus Francavilla; le due sole novità sono infatti il ritorno di Vitale a centrocampo e quello di Anelli in difesa. Poco turnover e quindi 3-5-2 confermato per superare l’ostacolo Vibonese, che appare una buona squadra soprattutto nel secondo tempo, dove i  Satanelli si dimenticano di entrare in campo e calano d’intensità…

L’esperto Del Prete solidifica la difesa foggiana che si completa con il rientrante Anelli molto impreciso e Gavazzi, che viene invece sostituito al 58′ per Germinio. L’ex difensore del Rende è però costretto a lasciare il campo dopo soli 21 minuti, a causa di uno scontro sfortunato con il compagno di squadra Salvi; che gli costerà la rottura del setto nasale e 4-5 punti, più di quelli conquistati dalla sua formazione.  Fumagalli porta a casa la sufficienza, nonostante l’errore nel posizionare la barriera nell’occasione del calcio di punizione, che porterà poi al gol dei calabresi.

Il centrocampo, reparto che abbiamo lodato e apprezzato maggiormente in questo avvio di stagione, è quello che sembra accusare di più lo sfiancamento dovuto al poco turnover. A Kalombo non riesce mai il “fatidico” ultimo passaggio e come lui stesso ammette nel post gara: “nella partita di oggi abbiamo prodotto poco, non sono soddisfatto a livello personale”. Di Jenno, impiegato più in difesa che in attacco, non mostra spunti interessanti e anche lui si disperde nel “marasma generale” a tinte rossonere. Capitan Salvi fatica a svolgere il proprio compito in mediana: poche idee ed errori nella costruzione del gioco. Sottotono anche Rocca e Garofalo, il quale entra dalla panchina senza però decidere nelle sorti della partita, identico discorso per Morrone e Galeotafiore.

I due punti di riferimento là davanti sono i soliti Curcio e D’Andrea. Il “diez” non è in giornata e di conseguenza la squadra gira poco… La vera sorpresa però è D’Andrea, che fino a questo momento male non aveva fatto, soprattutto nei movimenti e nella caparbietà, poca lucidità sotto porta, questo è vero, ma ha saputo ripagare ieri con il primo (e speriamo non unico) gol stagionale.

A Marchionni si può imputare la scelta di aver variato poco nelle decisioni e di aver fatto diversi passi indietro dal punto di vista tattico e del gioco! Le due squadre non vincono ma “muovono la classifica”, a detta dei due allenatori, non contenti della prestazione ma accomodanti al risultato.

Concludo con un doveroso saluto al dio del calcio, il più grande di tutti che ci ha lasciati proprio nel giorno dei più grandi. A…D10S Diego.

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